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Luigi Cellura, assessore comunale al Bilancio

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Bilancio, Cellura: “L’opposizione la smetta con i giochini politici”

Luigi Cellura, assessore comunale al Bilancio, replica alle accuse che gli sono state rivolte ieri, proprio sullo strumento finanziario, da 13 consiglieri comunali di opposizione.

“Ho letto con notevole stupore – scrive Cellura in un comunicato stampa – le dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali in merito al mio operato a proposito del bilancio. Stupore dovuto ad alcune circostanze. Innanzitutto mi accorgo che quello che mi viene riferito in privato da alcuni di questi consiglieri, cioè che il tentativo di inclusione e di partecipazione che si stava svolgendo era apprezzabile, venga assolutamente smentito dalle dichiarazioni pubbliche. Mi piace sottolineare che molti dei firmatari del documento dell’opposizione sono in possesso addirittura del Peg, che in pratica è il dettaglio del bilancio che è stato presentato e che è da tempo che i consiglieri non avevano tale documento prima della discussione. E’ il mio modo di agire e lo sarà sempre, perché i giochini di bassa politica e di colpi alle spalle non mi appartengono. Non capisco quindi a cosa si riferiscano i consiglieri quando dicono di non conoscere il contenuto del bilancio. Non è vero perché hanno tutti i dettagli e non è vero perché non mi sono sottratto ad alcuna domanda nelle due riunioni che ho richiesto”. “Entrando nel merito, infatti, le riunioni in realtà – aggiunge Cellura – sono state due: una con i capigruppo, allargata però a tutti i consiglieri nell’invito, che si è svolta ben prima dell’approvazione in giunta dello schema di bilancio, ed una con tutti i consiglieri alla quale hanno partecipato solo alcuni dei firmatari. In tutto ciò devo sottolineare la correttezza del comportamento istituzionale del presidente del consiglio, Carmelinda Callea, ed il clima che a me era parso buono. Mi si accusa di avere proposto improbabili emendamenti. L’unico emendamento che ho proposto ai consiglieri è relativo al finanziamento del progetto Sia, finanziamento di circa 1.300.000 euro, del quale si è avuta notizia a bilancio chiuso e che consentirebbe di aiutare le fasce più disagiate della nostra popolazione con un reddito mensile da 80 a 400 euro. Ritengo sia meritevole e fatto nell’interesse della comunità. Tutto il resto è nato dalla discussione, alla quale, ripeto, non mi sono sottratto rispondendo a tutte le domande che mi sono state poste, compresa la possibilità di diminuire le somme relative alle demolizioni e per le quali ho fornito tutte le spiegazioni, partendo dal concetto che in questo argomento il consiglio comunale è sovrano e può approvare qualsiasi emendamento”. “Dagli incontri è emerso semplicemente la volontà personale e dell’amministrazione tutta di essere trasparente in questo delicato passaggio. Mi delude profondamente che tale apertura non sia stata compresa ed apprezzata, nonostante tutto continuo a ritenere che il dialogo trasparente sia la scelta politica migliore nell’interesse di Licata, evitando di utilizzare uno strumento fondamentale come il bilancio previsionale 2016 per sterili giochini politici ed elettorali, che non mi interessano ed ai quali mi sottraggo”.

 

 

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