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Cronaca

“Appalti e mazzette”: domiciliari confermati per Alesci, obbligo di dimora per Sitibondo

C’è un novo capitolo nell’inchiesta “Appalti e mazzette” della Procura della Repubblica di Agrigento.

Secondo quanto scrive il portale di informazione Grandangolo Agrigento, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento Giuseppa Zampino, prendendo atto delle determinazioni del Tribunale della Libertà di Palermo, ha rimesso in libertà quattro degli indagati, ha confermato gli arresti domiciliari per l’ex ingegnere capo del Comune di Licata Sebastiano Alesci ed ha disposto l’obbligo di dimora a Licata (con divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 20 alle 7 del giorno successivo) per Maria Sitibondo, assessore comunale allo Sport, Turismo e Spettacolo.

Dunque lasciano i domiciliari gli imprenditori Dino Caramazza e Luigi Sutera Sardo, Carmela Moscato e Federica Caramazza.

Domiciliari confermati per Sebastiano Alesci per “l’ipotesi di reato di concussione – scrive Grandangolo Agrigento – legata alla realizzazione di un complesso turistico – alberghiero di lusso a Licata. Per quest’ultima vicenda è indagata – aggiunge il quotidiano on line agrigentino – anche l’assessore al turismo del comune di Licata, Maria Sitibondo, nei confronti della quale è scattata la misura cautelare dell’obbligo di dimora”.

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