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Politica

Antonino Amato: “Non è vero che la gestione in house dei rifiuti fa risparmiare”

“Il sindaco Angelo Cambiano sostiene che la gestione in house del servizio dei rifiuti solidi urbani produce un risparmio di circa 150 mila euro al mese rispetto alla gestione della Dedalo Ambiente S.p.A. Ciò non sembra corrispondere al vero considerato che le somme inserite in bilancio per tale servizio sono aumentate anziché diminuite”.

Ad affermarlo è Antonino Amato, ex sindaco di Licata, attuale presidente dell’associazione Adic.

“Va ricordato peraltro – aggiunge Amato – che l’ordinanza del sindaco con la quale il servizio di raccolta dei rifiuti è stato affidato ad una Srr va contro le determinazioni assunte in precedenza dal consiglio comunale, che aveva deliberato l’esternalizzazione del servizio ad una impresa privata tramite un bando di gara. Ed infatti da alcuni studi emerge che il costo del servizio raccolta rifiuti affidato ad una impresa privata sarebbe all’incirca di 3,5 / 4 milioni di euro l’anno, con un risparmio di tasse per i contribuenti di quasi la metà. Ancora una volta, pertanto, invitiamo il consiglio comunale ad uscire da questo immobilismo e ad agire, portando all’ordine del giorno la volontà su espressa e deliberata, anche contro il volere del sindaco”.

Antonino Amato affronta, poi, la questione dei tributi comunali. “Ancora una volta i cittadini licatesi ci hanno segnalato – aggiunge l’Adic – di avere ricevuto cartelle di pagamento relative all’Ici per il 2011, pur non essendo prevista, per quella annualità, l’imposta sulla prima casa. Sono state inoltre inviate ai contribuenti delle richieste di pagamento della Tarsu relative agli anni 2011/2012, nonostante si tratti di atti illegittimi in quanto le aliquote Tarsu erano state deliberate dalla giunta e dal sindaco anziché dal consiglio comunale. Il sindaco e l’amministrazione comunale, più volte sollecitati ad intervenire per tutelare i cittadini che dovrebbero rappresentare, hanno sempre taciuto”.

Infine, secondo l’Adic, “il canone di depurazione a nostro avviso non va pagato”.

 

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