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Tari, la maggioranza replica ai consiglieri 5 Stelle: “Predicano bene e razzolano male”

“I consiglieri 5 stelle predicano bene e razzolano male: basta andare a vedere a quante sedute di consiglio comunale e commissioni hanno partecipato ognuno dei consiglieri comunali dei 5 stelle da quando ha avuto inizio questa consiliatura, e quale sia stato il loro fattivo contributo all’amministrazione di questa città”.

A sostenerlo, replicando al documento diffuso ieri dai consiglieri pentastellati Melania D’Orsi, Vincenzo Carità e Jenna Ortega, sono i consiglieri comunali della maggioranza che sostiene il sindaco Pino Galanti.

“A proposito della Tari, se è vero – scrive la maggioranza – che nel 2018 è stata aumentata, questo certamente non è addebitabile a questa amministrazione comunale, ma alla gestione commissariale 2017 – 2018, e d’altronde, sapranno sicuramente  i consiglieri  5 Stelle  che molto del costo è stato determinato dal mancato avvio della differenziata negli anni precedenti, tanto blaterata fin dal 2015 alla Montecatini e mai attuata, cosa  che ci ha fatto sanzionare più e più volte dagli enti sovracomunali per aver determinato volumi di  rifiuti che le discariche a un certo punto non hanno voluto più accettare, con conseguente aumento smisurato  di costi. Qualche mese fa, è vero, è stato annunciato l’avvio della differenziata, e finalmente a fine maggio ci è stato garantito che partirà, previo start up di qualche settimana per pubblicizzare e   preparare  i  cittadini al nuovo modo di differenziare i rifiuti”.

“Era stata proposta – aggiungono i consiglieri di maggioranza – una sospensione, o meglio, uno slittamento  della terza rata, ma purtroppo gli uffici hanno bocciato tale proposta per le ripercussioni estremamente dannose sulle casse comunali, mettendoci al corrente del fatto che  a  fine dicembre  erano stati introitati appena 800 mila  euro, a fronte di una previsione di entrata di  5.000.000 di euro, con elevato  rischio, quindi di non poter  avere la liquidità  necessaria ad erogare i diversi servizi alla città; conseguentemente non abbiamo potuto fare altro  che rinunciare alla proposta, riservandoci, come abbiamo fatto e stiamo continuando a fare , di esaminare insieme agli uffici  più a fondo il piano  finanziario 2018 e i costi accertati a fine anno, al fine di rilevare eventuali scostamenti”.

“I 5 stelle, poi, non riescono proprio – loro malgrado – ad ammettere serenamente che – si legge ancora nel documento – il costo del servizio diminuirà nel 2019 di qualche centinaio di migliaia di euro rispetto ai 7 milioni e 200 mila euro del 2018, e che per ogni famiglia si avrà un effettivo risparmio  di diverse decine di euro, ma  tradiscono ancora una volta  il legame con  chi ci ha portato in questa situazione, non avendo avviato per tempo la differenziata, seppur millantandola per anni fin dal 2015….  e parlano ancora  di  gestione in house, benché siano trascorsi quasi tre anni da quando il civico consenso ha deliberato di volersi avvalere della gestione esternalizzata dei rifiuti. Anche per le altre contestazioni mosse dai 5 stelle, nonché per altri rilievi di altri consiglieri comunali   sono state fornite esaustive delucidazioni (vi sono anche tutti i parere favorevoli degli uffici e dei revisori contabili) prima di sottoporre ai voti la proposta dei delibera”.

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