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Il randagio ucciso

Politica

Randagi uccisi a Licata e nell’agrigentino, Pullara e Brandara: “Bisogna intervenire immediatamente”

Carmelo Pullara e Maria Grazia Brandara, rispettivamente deputato licatese all’Ars e commissario straordinario del Comune, intervengono sulla strage di cani randagi che negli ultimi giorni ha interessato Licata e Sciacca.

“Quello che è accaduto a Sciacca, a Licata ed in parecchi altri comuni dell’agrigentino è incredibile e vergognoso. Il vigliacco avvelenamento di parecchi cani, come ad esempio, nella contrada Muciare di Sciacca, è un’operazione effettuata – scrive Pullara – in maniera scientifica ed è di una cattiveria inaudita. Purtroppo qualche responsabilità la si deve addebitare alle amministrazioni delle città che non hanno valutato nella maniera dovuta e con il giusto peso i segnali che arrivavano dal territorio. E’ necessario che gli organi inquirenti facciano piena luce su questi gravi fatti criminali e che i responsabili vengano perseguiti per come prescrive il codice penale. L’Azienda sanitaria provinciale intensifichi la sterilizzazione in tutta la provincia, al fine di ridurre il randagismo”.

Per Maria Grazia Brandara “è necessario, oggi più che mai, che la politica affronti a livello regionale il fenomeno del randagismo e si faccia carico di trovare soluzioni concrete e strumenti da mettere a disposizione degli amministratori locali. Quanto accaduto oggi a Sciacca, in passato anche a Licata, non penso sia dovuto al fatto che gli amministratori locali non abbiano attenzionato il problema, anzi sono sicura del contrario, ma, a mio avviso, dipende dal fatto che sono sicuramente venuti a mancare gli strumenti per permettere l’attuazione di una legge regionale, nata nel 2000 per contrastare il randagismo e prevenire l’alto rischio che comporta la preoccupante presenza massiccia di cani randagi nel territorio”.

“In quanto alle problematiche – scrive il Comune – inerenti il fenomeno del randagismo a Licata, stamani, nel corso di una riunione con i funzionari comunali, il commissario straordinario, ha chiesto una dettagliata relazione sulla funzionalità del canile, del servizio di accalappiamento e cura dei cani randagi, sui costi e sulle criticità registrate, per un oculato intervento che possa garantire la perfetta funzionalità di ogni attività inerente questo delicato argomento”.

 

 

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