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L'ospedale di Licata

Attualità

Nuova rete regionale, il San Giacomo d’Altopasso “solo” presidio ospedaliero di base

Dal piano di riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana il San Giacomo d’Altopasso non esce benissimo. Il presidio, insieme al Barone Lombardo di Canicattì (ospedali riuniti) è solo alla base della “piramide” che costituisce la riforma. L’ospedale di Licata, infatti, viene classificato come presidio ospedaliero di base, un gradino più su ci sono i cosiddetti “spoke” di primo livello e poi gli “hub” o centri di secondo livello.

La classificazione nel gradino più basso inevitabilmente farà “perdere” al San Giacomo d’Altopasso alcune delle proprie specializzazioni. In soldoni ciò significa che solo alcuni reparti rimarranno aperti, mentre per altri la chiusura, o la riduzione ad ambulatori, sarà inevitabile.

“I presidi sanitari di base – scrive livesicilia.it – sono strutture che dispongono di una sede di pronto soccorso, accanto alla quale sono ospitate le specialità di medicina interna, chirurgia generale, anestesia. I presìdi di base, che hanno un bacino d’utenza compreso tra 80mila e 15mila abitanti, dispongono di servizi di guardia attiva e supporto in rete di radiologia, laboratorio ed emoteca. Il nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera prevede l’istituzione di sedici di questi punti di base, rispetto ai ventitré previsti dalla prima bozza presentata nel luglio del 2016”.

La nuova rete ospedaliera varata dalla Regione ora andrà al vaglio del Ministero della Salute che dovrà decidere se approvarla, rendendola dunque operativa, o meno.

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