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Una volante della polizia

Cronaca

Mega rissa davanti ad un locale del centro di Licata, cinque giovani finiscono nei guai

Cinque giovani di Licata sono stati denunciati a piede libero, dagli agenti del commissariato di polizia guidati dal dirigente Marco Alletto, per rissa aggravata. Lo ha reso noto la questura di Agrigento, con un comunicato stampa, annunciando che la rissa si è consumata nel corso della notte del 9 giugno scorso.

“La polizia di Stato di Licata – scrive la questura – a seguito di serrate indagini condotte in merito ad una violenta rissa scoppiata in un noto esercizio pubblico della movida licatese nella serata del 9 giugno scorso, ha individuato e denunciato all’autorità giudiziaria cinque soggetti del luogo, di cui un minore. Intorno alle 3 del 9 giugno la volante del commissariato interveniva presso il noto locale, luogo di abituale ritrovo di giovani, ove veniva segnalata una violenta rissa i cui protagonisti, alla vista degli agenti si davano alla fuga, lasciando tuttavia visibili tracce degli scontri avvenuti poco prima, poiché si constatava la presenza di tavolini, sedie e panchine ribaltate e tracce di sostanza ematica sul selciato. Le indagini avviate dai poliziotti per risalire agli autori della rissa venivano svolte anche con l’ausilio delle immagini registrate dagli impianti di video sorveglianza installati nell’area urbana interessata che consentivano di individuare i responsabili della rissa”.

“Dall’attenta analisi delle immagini, infatti, si notavano le violente condotte materialmente partecipative, attraverso lo scambio reciproco e contestuale, di molteplici atti di violenza fisica tra i corrissanti i quali si colpivano vicendevolmente – aggunge la questura – con l’utilizzo di oggetti atti ad offendere determinando un concreto pericolo dell’incolumità degli stessi e di terzi estranei ai fatti. Le indagini hanno consentito di appurare, altresì, che la causa che ha scatenato la rissa era riconducibile a futili motivi supportati da un eccessivo uso di alcool delle persone coinvolte per alcune di loro, peraltro, era necessario ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso del locale ospedale”.    

 

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