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Carabinieri e polizia

Cronaca

Maxi operazione interforze nell’agrigentino, a Licata due persone finiscono ai domiciliari

Una maxi operazione interforze è stata condotta su tutto il territorio provinciale da polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani. Il blitz, chiamato “Periferie Sicure”, è stato posto in essere su indicazione della Direzione Centrale Anticrimine della polizia, dipartimento pubblica sicurezza. Era stato concordato in questura, nel corso di un tavolo tecnico coordinato dal questore Maurizio Auriemma.

“A Licata – si legge nel comunicato stampa della questura – sono stati sottoposti a detenzione domiciliare due soggetti in quanto riconosciuti responsabili rispettivamente dei reati di maltrattamenti in famiglia e minaccia e danneggiamento aggravato”.

Ecco tutti i risultati dell’operazione: “672 persone controllate – scrive la questura – in posti di controllo; 328 automezzi controllati in posti di controllo; 432 automezzi controllati con le apparecchiature tecnologiche di lettura delle targhe in dotazione agli equipaggi della polizia di Stato; un immigrato sottoposto ad odine del questore a lasciare il territorio nazionale”.

“Durante l’operazione – si legge ancora nel documento – la Squadra Mobile ha deferito un giovane palermitano, incensurato, di 44 anni, per il reato di interferenza illecita nella vita privata. Le indagini espletate dagli agenti hanno consentito di accertare, a seguito della  richiesta di intervento della parte offesa, che il giovane palermitano nell’espletamento della propria attività di informatore medico scientifico, trovandosi per motivi attinenti alla propria attività, all’interno di uno studio medico, intenzionalmente avrebbe lasciato all’interno del bagno di quella struttura medica la propria borsa con all’interno –accuratamente occultato, il proprio cellullare in modalità di registrazione con le finalità di riprendere il personale femminile che utilizzava tale servizio igienico. I poliziotti – si legge nel comunicato – intervenuti immediatamente sul posto, nell’immediato riuscivano a rintracciare ed individuare il soggetto, che ancor prima dell’arrivo della polizia si era allontanato dallo studio medico. Lo stesso veniva poi condotto presso gli uffici della questura di Agrigento, nel corso del quale, oltre alle contestazioni di reato a suo carico, i poliziotti procedevano al sequestro del cellulare che verrà sottoposto alle verifiche del caso”.

“A Palma di Montechiaro – conclude la questura – è stato tratto in arresto un soggetto colto nella flagranza del reato di oltraggio, minaccia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Sempre a Palma di Montechiaro, gli agenti del locale commissariato di polizia, hanno denunciato cinque minori di età compresa tra i quindici ed i sedici anni sorpresi dalla volante a lanciare sassi contro le autovetture in transito lungo la statale 115, creando grave pericolo per la sicurezza stradale”.

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