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Pescatori siciliani

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Le marinerie di tutta la Sicilia riunite a Licata: “Pronti a scioperare per difendere il lavoro”

Sono arrivate da tutta la Sicilia, oggi a Licata, le marinerie per protestare contro le decisioni dell’Europa che, secondo i pescatori, finiscono per penalizzare ulteriormente un settore che già vive una crisi gravissima.

Al Carmine c’erano, ovviamente oltre a quelli locali, i rappresentanti delle marinerie di Sciacca, Porto Palo di Capo Passero, Porto Empedocle, Trapani, Catania, Scoglietti e Porticello. Nella sala capitolare oltre 100 persone hanno concordato che “bisogna sviluppare una serie di azioni utili a difendere la categoria”.

“Abbiamo confermato – dicono Rosario Cosentino e Giuseppe Santamaria, che hanno organizzato l’assemblea insieme ad Angelo Gueli – lo stato di agitazione che avevamo proclamato nelle scorse settimane, ma siamo pronti allo sciopero. Non possiamo accettare la “chiusura dei mari”, le telecamere a bordo per controllare in ogni momento la nostra attività, il fatto che ci venga impedito di pescare le triglie di fango, i merluzzi ed il gambero rosso. Tutte azioni che, di fatto, finiranno per costringerci a restituire le licenze”.

Il 17 febbraio le marinerie siciliane manifesteranno a Palermo.

“Quel giorno – aggiungono Santamaria e Cosentino – sarà a Palermo il ministro Bellanova e contiamo di incontrarla, per rappresentarle la condizione della marineria siciliana, in delegazione. Saremo in tanti. Ringraziamo l’onorevole Carmelo Pullara, il rappresentate di Fratelli d’Italia Antonio Piazza, e l’esperto del sindaco di Licata, Tony Licata, per essere stati presenti alla nostra assemblea”.

(Foto Rosario Cosentino) 

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