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Una vecchia foto della miniera di Passarello

Storie

La miniera di Passarello rese florida l’economia di Licata, ma le difficoltà non mancavano

Licata è sempre stata legata alla miniera di zolfo Passarello, non fosse altro perché fino agli anni ’60 il complesso che si trova lungo la vecchia strada per Campobello di Licata era la principale fonte di un’economia locale molto sviluppata. Chiusa la miniera, crediamo di potere dirlo tranquillamente, è iniziato il declino economico della nostra terra.

Ma i problemi per la conduzione della miniera non mancavano di certo, come ha scoperto il Fondo librario antico tra i documenti conservati nel proprio archivio. Ieri sera, sulla pagina Facebook, il Fondo Librario Antico (costola della biblioteca comunale “Luigi Vitali”), ha pubblicato una lettera, datata 17 giugno 1913, che il presidente della Società anonima mantovana per le miniere di Passarello indirizza al proprietario dell’insediamento stesso, Salvatore Cannarella.

Con la lettera veniva comunicata la “sospensione dei lavori per causa di forza maggiore…per l’abbandono del lavoro a causa della enorme quantità d’acqua, che rese l’opera talmente penosa – scrive il Fondo Librario Antico – agli operai da indurli a scioperare, nonostante le più larghe mercedi (aumento di paga)”.

In ogni caso si trattava di un’interruzione momentanea, perché poi l’attività riprese regolarmente.

(Foto Fondo Librario Antico) 

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