Seguici sui social
Giuseppe Navarra

Storie

“Il licenziamento per giustificato motivo”, appuntamento con la formazione da Chimera

Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo è stato il tema trattato nell’incontro formativo organizzato dall’azienda Autodemolizioni Chimera.

“A relazionare – scrive Chimera – è stato l’avvocato Giuseppe Navarra, del foro di Catania, esperto in diritto del lavoro. Nel corso del suo intervento, l’avvocato ha focalizzato la sua attenzione sulle condizioni che devono sussistere affinché il licenziamento per GMO sia legittimo e sul regime sanzionatorio in caso di illegittimità. In particolare, “affinché tale licenziamento sia legittimo, devono sussistere alcune condizioni, ossia: che il riassetto organizzativo operato dall’imprenditore sia effettivo e non pretestuoso; che vi sia un preciso nesso tra le suddette esigenze aziendali e la soppressione della specifica posizione lavorativa; che nella scelta del lavoratore da licenziare siano state osservate le regole della correttezza e buona fede […]; ultimo, ma non ultimo, che il datore abbia verificato l’impossibilità di ricollocare il dipendente nell’organizzazione aziendale, attribuendogli mansioni diverse, anche appartenenti ad un livello contrattuale inferiore rispetto a quello ricoperto precedentemente”.

“La ricollocazione costituisce, in sostanza, un obbligo per il datore di lavoro ogni qual volta sia possibile effettuarla, al fine di scongiurare – aggiunge il legale – la conclusione del rapporto. È fondamentale che il datore di lavoro dimostri la sussistenza di tutte le predette condizioni, pena l’illegittimità del licenziamento. Di contro, incomberà sul lavoratore l’onere di dimostrare l’eventuale intento discriminatorio del licenziamento, ovvero la sussistenza di altre cause di nullità espressamente previste dalla legge. Pertanto, il lavoratore potrà impugnare il licenziamento entro sessanta giorni decorrenti dalla ricezione della comunicazione del provvedimento. Tale impugnazione, tuttavia, diventerà inefficace qualora nei 180 giorni successivi non sia seguita dal deposito del ricorso presso la cancelleria del tribunale in funzione di giudice del lavoro. Ultimo tema trattato è stato il regime sanzionatorio previsto dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e i provvedimenti emanati dal governo in seguito all’emergenza legata al covid 19”.

“Come noto – ha concluso il legale – in seguito all’emergenza legata al covid 19 e alla conseguente crisi economica che ha colpito il paese, il governo ha disposto il divieto per tutte le aziende, a prescindere dalla dimensione occupazionale, di licenziare per giustificato motivo oggettivo. Tale previsione, originariamente estesa sino al 17 agosto, è stata da ultimo prorogata sino a metà novembre dal c.d. decreto agosto”.

Pubblicità

Di più in Storie