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Cronaca

“I Delfini”: “Il randagismo si risolve con le sterilizzazioni e punendo chi abbandona i cani”

“Il canile di Licata è una struttura sanitaria che, nel suo complesso, ha operato bene e continua ad operare con buoni risultati. Ma da solo senza l’impegno di tutti la struttura di contrada Pezza rimane sorta di cattedrale nel deserto”.

A sostenerlo è l’associazione di volontariato “I Delfini” che da anni gestisce il canile.

“Noi abbiamo tutta l’intenzione – aggiungono “I Delfini” – di operare seriamente ma abbiamo bisogno della pronta collaborazione del Comune che deve garantire la presenza quando necessita e del servizio veterinario, che deve concedersi con assoluta passione, riconoscendo nell’attività sanitaria la sua massima affezione”.

Secondo “I Delfini”, inoltre, delle soluzioni al randagismo esistono.

“Bisogna intanto raggruppare esperienza, titoli ed esperti del settore e poi trovare soluzioni che siano razionali – scrive l’associazione – e fattibili in un tempo più o meno breve. Sparare ognuno la sua, magari con qualche scopiazzatura della legge regionale 15/2000, legge che affronta il randagismo nello specifico e in generale tenta di porre delle “norme” sugli animali d’affezione, è semplicemente improduttivo. Da anni diciamo che intanto la normativa regionale, nel suo insieme, non è cattiva, ma va applicata e soprattutto vanno espresse e mantenute le risorse finanziarie necessarie ai comuni per una effettiva azione di contrasto al randagismo. Ad esempio risorse per il risanamento dei canili esistenti e per la costruzione di nuove strutture. Risorse finanziarie per incentivare le sterilizzazioni dei cani vaganti e soprattutto dei cani privati. Ampia informazione ai cittadini con tavoli tecnici, stand ecc.. nei centri commerciali, nelle piazze, durante le manifestazioni estive e patronali. Incentivare le adozioni e “imporre” ai cittadini detentori di cani l’iscrizione all’anagrafe canina. In ultimo, ma non per importanza, punire penalmente chi commette il reato di abbandono”.

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