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Acqua del rubinetto

Politica

Gestione dell’acqua, il coordinamento Titano: “Bisogna cambiare tutto, ed in fretta”

“Fioccano sul sito del gestore commissariato le comunicazioni di interruzione del servizio idrico causa guasti, rotture, intoppi vari. Pensiamo purtroppo che quanto sta avvenendo è diretta conseguenza dei colpevoli ritardi e in qualche caso delle decisioni prese dall’ATI in evidente contrasto con la normativa vigente. Come, ad esempio, il non voler portare a termine la cessione del consorzio Tre Sorgenti al Gestore commissariato senza una motivazione giuridicamente valida”.

Lo scrive, in una nota, il coordinamento Titano.

“La gestione commissariale sarebbe perfettamente in grado di occuparsi della gestione del Tre Sorgenti e del Voltano, dato che proprio il mantenerli in vita costituisce violazione delle prescrizioni di legge. Il tirare in lungo su cruciali decisioni di questo tipo – aggiunge Titano – comporta, come si vede, il tragico tracollo della qualità del servizio nei comuni serviti da questi consorzi “fantasma”. Le inadempienze colpiscono anche il livello regionale che ha la responsabilità di intervenire e non lo fa, esponendo la collettività a danni ambientali (mancata depurazione, rottura condotte, rete fognaria vetusta e inefficiente) e danni erariali incalcolabili”.

“I cittadini sanno – scrive ancora Titano – che nel nostro Ambito abbiamo tanta di quell’acqua da poter soddisfare quasi integralmente il fabbisogno di tutta la provincia, senza doverne acquistare da Siciliacque a 0,69 centesimi di euro a metro cubo? I cittadini sanno che, tanto per dirne una, nella città della presidente Ati (Sciacca), del vice presidente Ati (Santa Elisabetta) e nella città capoluogo, i loro Consigli Comunali non hanno provveduto ad approvare lo Statuto dell’Azienda Speciale Consortile, insieme a tanti altri comuni, di fatto paralizzando il processo per poter arrivare ad un nuovo gestore per il dopo Girgenti Acque?”.

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