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Salvatore Pitrola

Politica

Elezioni amministrative a Ravanusa, Salvatore Pitrola annuncia: “Non sarò candidato a sindaco”

“Non sarò candidato alla carica di sindaco per le prossime elezioni amministrative di Ravanusa”.

Lo ha annunciato oggi, diffondendo un lungo comunicato stampa, l’avvocato Salvatore Pitrola.

“Non è stato mai mio costume – aggiunge Pitrola – imporre la mia presenza: nella mia esperienza politica ho avuto sempre l’onore di essere proposto e giammai di propormi. In mancanza delle condizioni necessarie per portare avanti i temi, certamente ambiziosi, ai quali continuo a credere, ed in mancanza di una ampia condivisione delle forze politiche e della società civile, non posso accettare, oggi, la candidatura alla carica di sindaco di Ravanusa. Auspico che, come tutte le forme di partecipazione democratica, la competizione elettorale, prima, e la gestione della cosa pubblica, dopo, riescano a tenere al centro del dibattito il bene supremo della collettività e non diventino strumento per coltivare gli interessi privati di alcuni. Continuo, pertanto, a portare avanti il mio impegno improntato ai valori della “cultura contadina” della mia famiglia, fatta di lavoro, di sudore, di fatica, di pazienza, di perseveranza e, non per ultimo, di legalità con i quali spero possano crescere pure i miei figli”.

A Ravanusa, come è noto, così come a Licata si tornerà alle urne per eleggere il sindaco ed il consiglio comunale, il prossimo 10 giugno.

“In questi giorni – scrive ancora Salvatore Pitrola – ho avuto la possibilità di discutere di un progetto di sviluppo locale che vede Ravanusa protagonista nel comprensorio della Sicilia Centro Meridionale e che pone al centro delle politiche il tema del lavoro e della difesa delle imprese locali e della nuova imprenditorialità.

Ho avuto la possibilità di portare sul tavolo della discussione non “poltrone” da spartire ma la centralità delle tematiche dello sviluppo locale e della gestione dei servizi pubblici essenziali come quello idrico che deve essere necessariamente pubblica e in capo direttamente ad un consorzio di comuni. Ho avuto modo di fare sapere ai tanti concittadini con i quali mi sono confrontato che da presidente della Propiter (eletto per tre mandati consecutivi, all’unanimità, dai sindaci dei dieci Comuni del comprensorio) ho portato avanti progetti di sviluppo economico rivolti alle imprese del nostro territorio e fatto accreditare il Distretto Turistico “Sicilia Centro Meridionale”, dimettendomi non appena “raggiunto” da un avviso di garanzia in una vicenda nella quale, su richiesta prima del pubblico ministero che non ha ravvisato l’esistenza  di condotte penalmente rilevanti e poi su disposizione del giudice, la mia posizione e quella del direttore tecnico, sono state definitivamente archiviate. Posso tranquillamente affermare, senza ombra di smentita, che io sono un incensurato e non ho carichi pendenti”.

“Ho avuto la possibilità – scrive ancora il legale ravanusano – di portare al centro del dibattito l’importanza dei finanziamenti comunitari, uno su tutti la possibilità di finanziamenti per i diversamente abili: “l’agricoltura sociale come mezzo per l’inserimento occupazionale di persone con disabilita”, un modo di avviare percorsi virtuosi di finanziamento attraverso progetti che mirino al miglioramento dei livelli di vera inclusione sociale dei giovani in condizione di disabilità psichica e fisica.

Per il raggiungimento di tale scopo, ad esempio, alcune aziende agricole partners metterebbero a disposizione dei destinatari i terreni coltivati a vitigno per tutta la fase formativa del progetto, propedeutica al raggiungimento dello scopo finale: la produzione di bottiglie di vino con una etichetta creata ad hoc evidenziando il valore sociale aggiunto. Ho avuto la possibilità di parlare del cimitero quale “campo santo”, un luogo di silenzio, di preghiera, dove deve regnare il verde dando la possibilità ai cittadini di potere vedere quali sono gli spazi cimiteriali pubblici disponibili da casa, dal proprio computer, attraverso una mappatura che evidenzi in verde gli spazi liberi ed in rosso quelli occupati, senza l’intermediazione di nessuno. Ho avuto la possibilità di parlare di un progetto che parte dalla terra, passa per il recupero delle tradizioni e fa diventare Ravanusa ed il nostro territorio un luogo da vivere, da rispettare, da amare. Ho avuto la possibilità – conclude Salvatore Pitrola – di parlare di progetti di riqualificazione urbana per mettere in moto la microeconomia del settore edile locale che in questi anni ha visto passare, senza avere l’opportunità di salire, vagoni di finanziamenti, concessi grazie a politiche regionali e nazionali, che hanno messo al centro il territorio e le infrastrutture scolastiche. Un circolo virtuoso per pochi ma non per tutti”.

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