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Il palasport "Fragapane"

Attualità

“E’ inagibile”, chiude il palazzetto dello sport “Fragapane”: 500 ragazzi restano senza “casa”

Dopo il teatro comunale “Re” un’altra tegola cade, pesantemente, su chi, a Licata, è impegnato nell’offrire ai giovani l’opportunità di trascorrere il tempo in maniera sana.

Chiude il palazzetto dello sport “Nicolò Fragapane”.

La notizia, nell’aria ormai da alcuni giorni, è stata confermata nella tarda mattinata di oggi da Francesca Muscarella, che insieme al marito Armando Tabone presiede la Polisportiva Guidotto di pallamano. La Guidotto, insieme all’Halikada, alla Limpiados, alla Studentesca ed all’Asd Piccole Stelle, ha ricevuto una lettera del dipartimento Affari Generali del Comune con la quale le 5 società sportive che operano nel palasport vengono informate del fatto che la struttura è inagibile.

“In questo modo – è il commento di Francesca Muscarella, che ha annunciato di parlare a nome di tutte e cinque le società sportive – all’incirca 500 ragazzi che svolgono attività con noi finiscono, praticamente, per strada. Tanti sono, infatti, i giovanissimi atleti che si allenano con le cinque società e qui disputano le gare interne di campionato. Fa rabbia, per quanto mi riguarda, osservare che dopo avere trascorso 40 anni a far crescere i ragazzi, ora mi ritrovo a non avere più una “casa”, e per di più, senza sapere quando il Palafragapane potrà tornare agibile”.

Nella missiva il Comune scrive che “tenuto conto che la dichiarazione di inagibilità di natura tecnica determina una situazione sopravvenuta ed una causa di forza maggiore, che comporta prudenzialmente l’inevitabile effetto della non utilizzazione del palazzetto dello sport, nelle more che si adottino atti e interventi necessari per renderlo agibile, si invitano e diffidano – si legge ancora nel provvedimento – le società sportive a non utilizzare il palasport, con invito a renderlo libero da persone, cose o attrezzature”.

Le cinque società sportive, dunque, devono affrettarsi a liberare l’impianto dal loro materiale. L’unica cosa che ci si può augurare è che, perlomeno, i lavori necessari per renderlo agibile siano eseguiti a tempo di record.

“Vorrei ricordare – conclude Francesca Muscarella – che se avessimo saputo ad ottobre di tale situazione, non avremmo preso gli impegni per i rispettivi campionati. Ora saremo costretti anche a pagare delle penali per la rinuncia alle gare ma quel che ci fa più male è dover comunicare ai nostri ragazzi che siamo costretti a sospendere l’attività”.

(Nella foto una partita dello scorso campionato giocata dalla Studentesca al Palafragapane) 

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