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Antica Finziade, l’assessore Ripellino: “Siamo al lavoro, ma la Soprintendenza deve aiutarci”

Due giorni fa avevamo ripreso l’appello dell’archeologo Andrea Incorvaia ad eliminare il degrado in cui versa Finziade, l’ultima città greca realizzata in Sicilia nel secondo secolo avanti Cristo, sita sul monte Sant’Angelo, ai piedi del castello aragonese. Oggi sulla questione interviene Vincenzo Ripellino, assessore comunale ai Beni Culturali, annunciando la prossima firma di una convenzione con la Soprintendenza ai beni culturali per la gestione delle aree archeologiche della città.

“Il Comune si è fatto parte attiva – dice Ripellino – nel proporre alla Soprintendenza una convenzione, utile ad incentivare la fruizione delle aree archeologiche e, ovviamente, la salvaguardia. I siti oggetto della proposta di convenzione sono il museo archeologico, l’area di monte Sant’Angelo e lo stagnone Pontillo. Non si può, però, pretendere che i costi di anni di abbandono e degrado vengano caricati per intero al Comune. L’ente non ha la forza economica per sostituirsi all’assessorato regionale ai Beni Culturali”.

E’ per questa ragione che “l’amministrazione comunale chiede – aggiunge l’assessore Ripellino – la compartecipazione ai costi di mantenimento e valorizzazione dei siti alla Soprintendenza di Agrigento. Del resto che questa amministrazione comunale si sia attivata in maniera fattiva per il recupero del patrimonio archeologico, storico e monumentale della città è evidente. Un solo esempio: la riapertura del museo archeologico della Badia. Abbiamo prodotto un grande sforzo per ottenere questo risultato ed ora quei “tesori” sono tornati fruibili”. 

(Foto di Armando Sabella)

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